~Roberto D'Amaro~ |
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| | In ambulanza del 118 sprovvista di medico
Dopo tante segnalazioni pervenute da parte di pazienti e cittadini testimoni di gestioni a dir poco scandalose, vogliamo pubblicare una delle tante testimonianze a nostro parere esplicativa in un giorno tipo in Pronto Soccorso a Monte Sant’Angelo.
“Sono un uomo relativamente giovane, 65 anni, in pieno benessere giungo in Pronto Soccorso per un dolore al torace; vengo visitato dal medico di turno e mi viene fatta diagnosi di infarto acuto. Fin qui nulla da eccepire circa la prontezza della diagnosi, la sollecitudine e le cure del sanitario, se nonché assisto a litigi per telefono tra il medico e presumo un operatore della Centrale Operativa di Foggia che faceva eccezione sull’invio di ambulanza con medico a bordo che doveva servire per il mio trasferimento in CSS di San Giovanni Rotondo, anche se il medico è stato tanto cortese da cercare di non farmi capire ciò che stava accadendo, ho ben compreso che il soggetto in questione ero io.”
Questa è una mail che ci è pervenuta e che ci ha fatto rabbrividire, quel cittadino può essere chiunque, ci siamo detti quando abbiamo letto la lettera. Provate ad immaginare cosa si prova: sapere di essere stato colpito da infarto, sentire due persone che litigano tra di loro, e rischiare di essere trasferito con ambulanza sprovvista di medico, affidato alle cure di un infermiere e di un soccorritore (nulla da togliere alla professionalità di quest’ultimi).
Tutti siamo a conoscenza delle responsabilità e delle competenze delle diverse figure professionali in campo sanitario se non servisse la figura del medico non sarebbe contemplata dalle strutture ospedaliere. Io cittadino, in questo caso paziente, voglio sottolineare la difficoltà del medico che non ha voluto privarmi delle cure doverose nelle urgenze, nel mio caso ciò è stato possibile grazie alla disponibilità di un altro medico fuori servizio, che, appena chiamato si è presentato in Pronto Soccorso garantendo il mio trasferimento.
Se non si trovava questo medico di buona volontà? Questo episodio che ho voluto portare a conoscenza di responsabili sensibili non è certo l’unico, ma è noto che tale difficoltà si presenta tutte le volte che bisogna trasferite in ospedali più attrezzati pazienti con patologie acute, essendo Monte Sant’Angelo semplicemente un posto di primo intervento.
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