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Corpi elettrizzati e loro interazioni, dagli appunti di Giuseppe Bruno

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Giuseppe Bruno
view post Posted on 8/11/2009, 20:03




Se strofiniano due bacchette di vetro con un panno di lana/seta notiamo che, avvicinandole, si respingono.
Allo stesso modo due bacchette di polietilene o ebanite, strofinate, si respingono. Se, però, avviciniamo la bacchetta di vetro a quella di polietilene/ebanite, si attraggono.
Da questa semplice esperienza, notiamo che esistono due tipi di interazione tra i corpi elettrizzati: l'attrazione e la repulsione.
Dalla differente interazione tra i corpi deduciamo l'esistenza di due cariche che, per convenzione, vengono definite positive e negative fin dagli studi di Benjamin Franklin.
Nella struttura molecolare tali cariche corrispondo alle particelle sub-atomiche: elettroni (negative), protoni (positive) e neutroni (neutre).
Quando un corpo si elettrizza, vuol dire che c'è una rottura di quell'equilibrio elettronico che caratterizza tutti gli atomi e c'è una cessione o acquisto di elettroni.
Nel caso della bacchetta di vetro, abbiamo una perdita di elettroni, quindi una elettrizzazione positiva (eccesso di protoni non neutralizzati).
Nel caso della bacchetta in polietilene, abbiamo un acquisto di elettroni, quindi una elettrizzazione negativa (eccesso di elettroni non neutalizzati).

Tutto, però, tiene conto del principio di conservazione dell'energia che ci dice che:
CITAZIONE
La sommatoria delle cariche all'interno di un sistema chiuso è sempre costante

Quindi ad ogni variazione ne corrisponde una uguale e contraria.
 
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