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B_NORM    
view post Posted on 2/12/2009, 23:57 by: ~Roberto D'Amaro~Reply

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Claudio Totaro muore in un assurdo incidente a Milano. La famiglia, per "pensare al futuro con l'allegria del passato", ha costituito un'associazione Onlus con l'intento di non dimenticare.


Quando muore una persona cara, il dolore è immenso, lancinante, indescrivibile.

Ognuno reagisce a modo suo a questo dolore straziante. C'è chi si chiude in se stesso, diventando quasi misantropo, per non vedere la gioia delle altre persone, una gioia che sa di non poter mai più provare. C'è chi va avanti, annullando quello che è successo, in modalità automatica, per non dover fare i conti con la realtà e affrontare quel buco nero che gli si allarga dentro. C'è chi, invece, scende a patti col proprio dolore, impedendogli di immobilizzarlo, e cercando di trasformarlo in qualcosa di positivo e propositivo.

È questo il caso della famiglia e degli amici di Claudio Totaro, il ragazzo di Monte Sant'Angelo morto a fine settembre a Milano in un assurdo incidente, uno di quegli appuntamenti col destino a cui è difficile, se non impossibile, scampare. È il 24 settembre. Claudio, 26 anni, una laurea in Economia alla Bocconi e un futuro brillante davanti a sé, è appena uscito dal suo ufficio per la pausa pranzo. Cammina tranquillo sul marciapiede di via Rondoni, a Milano. Pochi metri più in là, all'incrocio tra via Rondoni e via Tolstoj, proprio in quel momento due auto si scontrano, una si ribalta e urta un palo della luce che finisce sul marciapiede di via Rondoni dove un ragazzo di 26 sta andando a mangiare un panino in pausa pranzo con i suoi colleghi. Quel ragazzo era Claudio. Quel panino non è stato mangiato. Il palo si è piegato colpendo alla testa Claudio, che è morto pochi giorni dopo.

Le persone che più volevano bene a Claudio stanno cercando di reagire al loro lacerante dolore, per poter iniziare a "pensare al futuro con l'allegria del passato". È questo, infatti, il motto dell'associazione ONLUS "Il sorriso di Claudio", voluta dai familiari per tenere viva la memoria di questo ragazzo che, mai nome fu più consono, aveva sempre un sorriso per tutti.

Ma com'è nata l'idea di questa associazione? "Abbiamo deciso di ricordare Claudio costituendo l'associazione ‘Il sorriso di Claudio' semplicemente perché è nostra intenzione non permettere che lo scorrere del tempo possa far venir meno il suo ricordo. Riteniamo che una persona muoia
qualora non viva il suo ricordo
". - ci dice Matteo Totaro, fratello di Claudio - "Una associazione, attraverso le sue iniziative, i suoi eventi permette a Claudio di continuare a vivere, impedisce che ci possa essere soluzione di continuità tra il prima ed il dopo di quel tragico 24 settembre; con un'associazione, inoltre, si crea la...

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Tags:
Cronaca,
Milano,
Monte S. Angelo
Comments: 0 | Views: 5,943Last Post by: ~Roberto D'Amaro~ (2/12/2009, 23:57)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/10/2009, 22:36 by: ~Roberto D'Amaro~Reply
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Ma chi sono realmente gli hacker?

MILANO — «Hacked. Stavolta siamo stati buoni ma possiamo fare molto di più». Un grido di vittoria: conquistato dagli hacker. È la scritta comparsa ieri sera, verso le 19, sul sito delle Poste Italiane.

Da quel momento lo spazio web è diventato inaccessibile dalla home page, con il blocco almeno parziale dell’operatività, anche finanziaria, del portale del gruppo postale. È il primo attacco nella storia del gruppo italiano che tra operazioni tradizionali, gestione dei conti postali, prodotti, carte sim telefoniche e servizi di e-commerce a privati e aziende è diventato uno degli hub principali dell’infrastruttura Internet del nostro Paese.

La squadra di ingegneri che lavora 24 ore su 24 nella control room di Roma, il cervellone sulla sicurezza informatica che l’amministratore delegato Massimo Sarmi ha fatto costruire per seguire l’evoluzione digitale delle Poste, ha subito intercettato l’attacco. Al lavoro si è messa immediatamente anche una squadra della Polizia postale. Non ci sarebbero stati problemi di sicurezza. Nessun dato, informazione sensibile né tantomeno denaro è stato trafugato dagli hacker che si sono firmati «Mr Hipo & Stutm». Anche se, a corredo dell'attacco, è comparso sul web un messaggio di vera propaganda. «Le Poste Italiane — si leggeva — sono state oscurate?! Perché questo atto di forza? Per dimostrare a milioni di italiani che i loro dati sensibili non sono al sicuro! Sembra pazzesco eppure tutta la sicurezza garantita nei servizi online di e-commerce è solamente apparente. Per vostra fortuna noi siamo persone non malintenzionate, perciò i vostri dati e i vostri account non sono stati toccati. Ma cosa succederebbe se un giorno arrivasse qualcuno con intenzioni ben peggiori delle nostre? Con questo gesto quindi, invitiamo i responsabili a occuparsi della grave mancanza di sicurezza nei servizi online delle Poste S.p.a.».

Dalle Poste hanno fatto sapere che l’attacco, in realtà, è stato solo superficiale. Uno o due livelli al massimo. Vuol dire che, saltando la home page grazie a un’estensione degli account , non solo si poteva accedere anche durante l’oscuramento (il messaggio «Hacked» è stato poi bloccato mettendo la home page in error ), ma anche operare. «Nessun pericolo per i dati». Anzi. La Polizia postale sarebbe già sulle tracce degli autori anche se è presto per sapere come andrà a finire l’inseguimento nei corridoi bui del web. È già stato individuato l’ultimo punto — cioè l'ultimo computer — da dove è partito l’attacco. Ancora ieri, fino a tarda sera, gli esperti del gruppo postale erano al lavoro per ridare piena operatività al sito. Le attese sono di un ritorno alla normalità già nella notte. L’attacco è arrivato a soli due giorni dal furto di decine di migliaia di indirizzi di email sia ...

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Tags:
Cronaca,
Milano
Comments: 0 | Views: 97Last Post by: ~Roberto D'Amaro~ (11/10/2009, 22:36)
 

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